Elon Musk si compra Twitter per 44 miliardi di dollari
Alla fine,Twitter ha detto ‘sì’a Elon Musk : l’uomo più ricco del mondo mette le mani su uno dei social network più influenti promettendo di farne la piattaforma della libertà di parola per eccellenza. In un radicale cambio di marcia il consiglio di amministrazione del social che cinguetta ha accettato l’offerta dal valore di 44 miliardi di dollari del patron di Tesla, in quello che è uno dei maggiore leverage buyout, acquisto anche attraverso il debito, di una società quotata.
Il fondatore di Tesla pagherà 54,20 dollari per azione in contanti, in una transazione del valore di circa 44 miliardi di dollari, al termine della quale la società lascerà Wall Street dove era sbarcata nel 2013.
Il prezzo di acquisto rappresenta un premio del 38% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Twitter il 1 aprile 2022, che è stato l’ultimo giorno di negoziazione prima che Musk rivelasse la sua partecipazione di circa il 9% in Twitter. L’imprenditore statunitense si è assicurato 25,5 miliardi di dollari di debito grazie all’accordo con diverse banche, oltre a un equity commitment da 21 miliardi di dollari (sul quale non ha fornito ulteriori dettagli).
La transazione, che è stata approvata all’unanimità dal CdA di Twitter, dovrebbe concludersi nel 2022, subordinatamente all’approvazione degli azionisti di Twitter e al soddisfacimento delle consuete condizioni di closing.
Cosa vuole fare Musk con Twitter
Un’anticipazione della strategia di Elon Musk per Twitter è stata anticipata proprio sulle pagine del social network.“La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter è la piazza cittadina digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell’umanità – ha affermato Musk – Voglio anche rendere Twitter migliore che mai, migliorando il prodotto con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo i bot spam e autenticando tutti gli esseri umani. Twitter ha un enorme potenziale: non vedo l’ora di lavorare con l’azienda e la comunità di utenti per sbloccarlo”. Vedremo se Twitter permetterà di criticare il transumanesimo e il postumano. Infine vedremo se cambierà qualcosa anche con il partner più importante di Musk: la Cina! Il regime comunista ha bandito Twitter nel 2009, ma ora con Musk potrebbe cambiare. La Cina infatti è il secondo mercato più grande di Tesla dopo gli Stati Uniti, e i produttori cinesi di batterie sono i principali fornitori per i suoi veicoli elettrici.