Salvia officinalis, la pianta dalle innumerevoli proprietà
La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome, proveniente da salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, ritenevano che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che agisse efficacemente da “deterrente” contro febbre e tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.
I Romani la consideravano una pianta sacra, tanto che esisteva un vero e proprio rito per la raccolta, che spettava a pochi eletti. Questi dovevano addirittura indossare un abbigliamento particolare dopo aver compiuto sacrifici.
Nella medicina popolare, già nel Medioevo, veniva usata come cicatrizzante sulle ferite e piaghe difficili da rimarginare.
I Cinesi ritenevano che la salvia fosse in grado di “regalare” la longevità: nel XVII secolo, un cesto di foglie di salvia era scambiata dai mercanti olandesi con tre cesti di tè. Nella medicina tradizionale cinese utilizzano ancora oggi la salvia per curare l’insonnia, la depressione, le afflizioni gastrointestinali, le malattie mentali, i disturbi mestruali.
Nella medicina ayurvedica, con impieghi analoghi, la prescrivono anche per uso esterno per le emorroidi, la gonorrea, contro la vaginite e le affezioni dell’occhio.
In molte culture antiche è stata inoltre utilizzata come incenso durante particolari riti sacri poiché si credeva che il suo aroma servisse a facilitare il raggiungimento di stati di estasi, visioni e precognizioni.
In effetti, essendo ricca di oli essenziali, la salvia è un tonico del sistema nervoso e, come la maggior parte delle piante aromatiche, è antisettica, antinfiammatoria e micostatica (inibisce la crescita e la riproduzione di funghi). La ricerca scientifica le ha riconosciuto anche la capacità di attenuare i sintomi della menopausa e dell’irregolarità mestruale. E un’altra sua azione è quella di ridurre l’eccessiva sudorazione. Infine, è una pianta che aiuta in caso di digestione difficile.
Questa stagione calda è la migliore per godere della salvia che, per offrire al massimo le sue salutistiche proprietà, deve essere raccolta nelle giornate soleggiate e senza vento intorno mezzogiorno, meglio se durante il periodo di luna crescente. Ecco ALCUNI FACILI UTILIZZI:
Per la sudorazione abbondante si prepara un infuso con 2 g di foglie in 200 ml di acqua molto calda. Si lascia in infusione con sopra un piattino per 5 minuti, si filtra e se ne prendono due-massimo tre tazze al giorno lontano dai pasti. Con questo infuso tiepido si possono anche fare bagni locali alle parti interessate (mani, piedi ascelle).
La stessa preparazione, bevuta ancora calda, giova in caso di digestione difficile e tosse.
Invece con 4 g di foglie in 150 ml di acqua bollente lasciate in infusione per 5 minuti si prepara un infuso utile per fare sciacqui o gargarismi in caso di infiammazioni della bocca e della gola. Una volta che si è intiepidito si usa a sorsi e poi si sputa.
Salvo i casi di persone con intolleranza a questa specifica pianta, la salvia non presenta nessuna problematica alle dosi indicate negli infusi di cui sopra. Ovviamente è da evitare in gravidanza e allattamento, eccettuato il normale utilizzo alimentare (ed è sicura anche per eventuali sciacqui o gargarismi). Invece va usata massima prudenza per l’uso dell’olio essenziale di salvia che va assunto solo sotto il controllo di un professionista. Stesso discorso vale per l’utilizzo degli estratti di salvia perché una somministrazione prolungata o un uso scorretto con l’aumento delle dosi indicate può essere neurotossico e provocare convulsioni.
Pesto di salvia
Prepararlo vi ruberà sì e no 5 minuti, perché, come ogni pesto che si rispetti, è senza cottura, questa salsina vi sorprenderà: immaginatela ad insaporire delle patate, cotte al forno, o spalmata su una piadina ancora tiepida con un po’ di battuto di lardo…
Ingredienti per 4 persone:
salvia foglie 60 g
prezzemolo in foglie 10 g
gherigli di noci 30 g
Parmigiano Reggiano grattugiato 30 g *
pecorino grattugiato 30 g **
aglio 1 spicchio
olio extravergine di oliva 200 g ***
sale e pepe q.b.
zucchero ½ cucchiaino (facoltativo)
Procedimento
Lavare con cura le foglie di salvia e di prezzemolo. Successivamente tutti gli ingredienti elencati vanno versati in un frullatore, o in un robot munito di lame, frullare fino a ottenere una salsa cremosa. Aggiungere sale e pepe a piacere. Frullate fino a raggiungere lo spessore desiderato e decidete se lasciarlo più rustico o mantenerlo più liscio!
Ecco pronto il vostro pesto di salvia!
Fonte: web