Ricetta di Aloe Arborescens di Padre Romano Zago: come prepararla

Ricetta di Aloe Arborescens di Padre Romano Zago: come prepararla

Le istruzioni e i requisiti basilari per preparare correttamente il succo di Aloe Arborescens

La ricetta di Aloe Arborescens di Padre Romano Zago non è certo un segreto. Ormai su internet si trovano centinaia di articoli sull’argomento, che spiegano in linea generale come realizzare il succo di Aloe a casa.

Tuttavia in rete ci sono parecchie imprecisioni, specialmente sui requisiti da rispettare affinché la ricetta sia efficace.

Nell’articolo che segue ti indicherò la ricetta in ogni suo passaggio, cosa necessaria affinché il prodotto finale sia davvero buono per la tu sasalute.

Per cui presta attenzione e leggi fino in fondo.

Gli ingredienti

Gli ingredienti necessari per preparare il frullato, secondo la ricetta originale di Padre Romano Zago, sono questi tre:

  • 350 g di foglie di Aloe Arborescens: la pianta deve avere almeno 4 anni di età;
  • 500 g (mezzo chilo) di Miele biologico;
  • 40-50 ml (circa una tazzina di caffé) di Grappa (va bene anche il Whisky, Tequila e il Cognac).

Non è fondamentale essere precisi con le quantità, qualche grammo in più o in meno non fanno la differenza. Se preferite è possibile mettere la stessa quantità di Aloe e di miele.

Se preferisci puoi scegliere di diminuire le quantità dei tre ingredienti, con l’indubbio vantaggio di ottenere ogni volta un preparato più fresco e più efficiente. Non dovrai fare altro che ridurre in proporzione tutti gli ingredienti.
La cosa più semplice è dimezzare la quantità di tutti gli ingredienti, così:

  • 175 g di foglie di Aloe Arborescens;
  • 250 g di miele biologico;
  • 20-25 ml di grappa.

Aloe Arborescens

E’ importante raccogliere le foglie da una pianta di Aloe Arborescens coltivata biologicamente, possibilmente lontano da fonti di inquinamento (strade, fabbriche, discariche, ecc..) e che abbia almeno 4 anni di vita. Una pianta più anziana ha maggiori proprietà rispetto una pianta giovane.

Scegliete le foglie né troppo in alto, in quanto troppo giovani, nè troppo in basso perché troppo vecchie, che saranno quindi ingiallite, per metà secche, o appassite.

E’ importante che la pianta venga coltivata con esposizione al sole, visto che è proprio la luce del sole ad incrementarne le proprietà curative dell’Aloe. Un pianta tenuta in ombra avrà meno gel, meno principi attivi, le sue foglie saranno più piccole e di conseguenza la cura sarà molto meno efficace.

Perché l’Aloe Arborescens e non l’Aloe Vera?
Perché l’Aloe Vera o “Barbadensis”, rispetto all’Aloe Arborescens, contiene un 30% in meno di principi attivi utili per combattere il cancro. Per questo motivo la specie Arborescens è da preferire.

Il miele

Il miele veicola le sostanze curative contenute nella foglia, fino ai punti più remoti dell’organismo umano, consentendo all’Aloe di esercitare la sua azione benefica. E’ importante scegliere un miele biologico.

La grappa

La grappa ha tre funzioni importanti.

La prima è quella di vasodilatatore. Specialmente nelle persone più anziane, ma questo concetto è valido per tutti, vasi sanguigni più dilatati rendono l’azione depurativa dell’Aloe e del miele più efficace e più veloce.

La seconda è quella di migliorare ed allungare i tempi di conservazione del preparato.

La terza funzione è anche la più importante. Uno dei principi attivi più importanti dell’Aloe è l’aloina, un liquido viscoso e giallastro con proprietà lassative e anticancerogene. Se non fosse sciolto nel distillato, l’organismo umano non sarebbe in grado di assorbirlo integralmente.

Non si possono usare il vino, la birra, l’alcol puro o i liquori.

Raccolta delle foglie

La raccolta delle foglie di Aloe Arborescens va effettuata rispettando due regole fondamentali.

  1. Prima regola. Prima di effettuare la raccolta delle foglie è importante che la pianta non sia stata innaffiata per almeno 7-8 giorni. In questo modo, quando andremo a raccogliere le foglie esse avranno una maggior concentrazione di principi attivi, migliorando di fatto l’efficacia del composto.
  2. Seconda regola. La raccolta va effettuata quando il sole è basso (alba-tramonto), oppure quando è del tutto assente. La luce del sole distrugge velocemente i principi attivi contenuti nella foglia, quindi è importante lavorare quando l’irradiazione solare è scarsa, o ancora meglio assente.

Preparazione del frullato

Veniamo ora alla preparazione vera e propria della ricetta di Padre Romano Zago.

Una volta raccolte le foglie è importante agire il più velocemente possibile, perché col tempo le foglie di Aloe tendono a perdere le loro proprietà medicamentose. Questo è valido per l’Aloe Arborescens, quanto per tutte le piante officinali.

Anche la preparazione è meglio effettuarla nella semi oscurità, perché anche la luce artificiale può danneggiare i principi attivi dell’Aloe. Una volta raccolte le foglie sarà bene pulirle da polvere e ragnatele, utilizzando uno straccio un po’ umido, oppure asciutto e passandolo sopra i due lati della foglia.

E’ molto importante non bagnare le foglie mettendole direttamente a contatto con l’acqua.

Una volta pesate (ricordo che ne servono 350 g) si procede tagliando le spine ai lati della foglia e tagliando a pezzettini le foglie.

Frullato di Aloe, miele e grappa

ATTENZIONE: si tolgono solo le spine, mentre il resto della buccia non va assolutamente tolta, in quanto in essa sono contenuti altri principi attivi che si sommano a quelli contenuti nel gel.

Fatto ciò si mette tutto nel frullatore: 500 g di miele biologico, 350 g di foglie d’Aloe Arborescens e 40-50 ml di grappa (o di un altro distillato come whiksy e cognac). Frullate bene e la ricetta di Padre Romano Zago è bella che pronta. Vi avviso l’Aloe è molto amara, ma con l’aggiunta del miele va giù abbastanza bene.

Il frullato non va filtrato e non va aggiunta assolutamente acqua. Andrà posto all’interno di un recipiente di vetro, ben sigillato e ricoperto con dell’alluminio per impedire il passaggio della luce.

Il recipiente andrà poi conservato in frigorifero, nello scomparto di frutta e verdura.

Quali sono le principali caratteristiche e proprietà dell’Aloe?

I numerosi principi attivi presenti al suo interno, abbiamo detto essere più di 300, possono essere raggruppati in tre grandi famiglie: gli zuccheri complessi, tra cui l’acemannano che ha una potente azione immunostimolante; gli antrachinoni, che regolano la peristalsi intestinale ed hanno azione disintossicante ed antibiotica; e numerose molecole dall’alto potere nutritivo ed antinfiammatorio, analgesico, antimicotico, come vitamine, aminoacidi ed enzimi.


In quali casi può essere utilizzata?

Come già detto, proprio grazie alla presenza di questo enorme numero di principi attivi, l’Aloe può essere utilizzata sia come prevenzione, sia per la cura di diversi disturbi. Per uso dermatologico l’Aloe è ideale per macchie della pelle, punture di insetti, psoriasi, scottature, ustioni ed è ottima anche per le dermatiti e l’arrossamento da pannolino dei bimbi.

Per uso orale, grazie alla sinergia dei componenti può essere utilizzata per rafforzare il sistema immunitario, per disintossicare e ripulire a fondo l’organismo dalle tossine nocive, per riequilibrare e ottimizzare l’intestino e per sostenere l’organismo durante i cambi di stagione.


Il consiglio è di assumere aloe prima della primavera perché potrai neutralizzare le fastidiose allergie, evitando i sintomi delle riniti allergiche quali pruriti alla gola, al naso e agli occhi, lacrimazione, starnuti.
Anche assumere aloe prima dell’inverno aiuta a ridurre al minimo il rischio di attacchi influenzali, tosse, febbre, mal di gola, sensazioni di ossa rotte, congestioni nasali, brividi.

È anche un ottimo rimedio in caso di reflusso gastroesofageo e ulcere gastriche. Oggi purtroppo siamo bombardati da cibi di scarsa qualità, smog, radiazioni, fattori che indeboliscono il nostro organismo e ci rendono vulnerabili alle malattie.
Assumere l’Aloe dovrebbe essere un’abitudine quotidiana, così come lo è bere un buon caffè.


È vero che l’aloina è tossica?

Assolutamente no. L’aloina è una molecola presente nell’Aloe che ha delle importantissime proprietà disintossicanti ed antibiotiche. Per questo sarebbe un “delitto” eliminarla dall’Aloe. Esistono molti studi che dimostrano l’assenza di tossicità, ad esempio la ricerca del dott. Matsuda dimostra che non è stata rilevata alcuna tossicità e non sono emersi problemi fisici di alcun tipo assumendo 100 mg di Aloe con aloina per ogni Kg di peso corporeo.
Assumere 100mg di estratto di Aloe per ogni chilo di peso corporeo significa teoricamente che una persona di 70 kg di peso può assumere 7000mg (= 7 grammi) di estratto di Aloe Arborescens ogni giorno per un anno intero e avere problemi di alcun tipo. 
7 grammi di estratto di Aloe equivalgono a circa 15 capsule al giorno!
Non esistono prodotti il cui dosaggio giornaliero consigliato è di 15 capsule.
Per cui ai dosaggi normalmente consigliati non vi sono rischi di tossicità.
I benefici vincono di gran lunga sui presunti rischi associati all’aloina o ad altri composti naturalmente contenuti nell’Aloe.Anche il Prof. Lucini nei suoi studi ha evidenziato come i numerosi effetti terapeutici e farmacologici dell’Aloe, che abbiamo elencato in precedenza, siano dovuti ad un’azione sinergica tra le differenti biomolecole e i componenti nutritivi concentrate in tutta la foglia, non soltanto nel gel interno.
Se non è tossica perché viene eliminata?
C’è un motivo principale, anzi due, ha sapore e odore sgradevoli!
La verità è che l’aloina e in generale tutti gli antrachinoni presenti nell’Aloe, hanno 2 grossi difetti:

  • un sapore molto amaro;
  • un odore molto pungente.

Esiste solo una varietà di Aloe?

Di Aloe ne esistono oltre 250 varietà, ma la scelta si riduce essenzialmente a 2. L’Aloe vera e l’Aloe arborescens. L’Aloe vera è la più conosciuta al mondo perché data la sua facilità di lavorazione è la varietà più utilizzata, talvolta anche senza senso in prodotti come jeans, carta igienica, materassi ecc.

L’aloe arborescens è la sorella meno famosa pur essendo la più preziosa, in quanto ha una concentrazione di principi attivi addirittura 3 volte superiori all’aloe vera, ma è poco utilizzata poiché si presta meno alla lavorazione industriale ed è quindi economicamente svantaggiosa per le aziende.


Ci sono dei consigli per scegliere i prodotti con aloe migliori?

Data l’elevata concentrazione di principi attivi, i prodotti a base di aloe arborescens sono da preferire poiché questo si traduce in una maggiore efficacia preventiva e terapeutica del prodotto come evidenziato dalle numerose ricerche scientifiche. Inoltre, nei prodotti con Aloe Vera viene utilizzato soltanto il gel interno e non la cuticola (buccia) la quale contiene un intero arsenale di molecole utili, indispensabili, vitali dalle proprietà: antinfiammatorie, antidolorifiche, antiossidanti, antibatteriche, antivirali, cicatrizzanti.

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