Shanghai lockdown, la tempesta perfetta.
Il deja vu del lockdown Covid in Cina è una tempesta perfetta per la catena di approvvigionamento globale. Ventiseimilioni di persone di Shanghai sono in isolamento, lì dove ha sede un terzo dell’intera capacità manifatturiera mondiale. Durante lo scorso fine settimana, le autorità della capitale commerciale cinese hanno bloccato gli ingressi ai quartieri popolari a intere strade con recinzioni di rete metallica verde alte due metri, molti video che circolano online mostrano i residenti che protestano dai loro balconi. La situazione a Shanghai è paradossale e drammatica il lockdown imposto sta causando anche un enorme ingorgo di navi in attesa di carico ed altre in attesa di scarico che rischiano un effetto a catena tale da far rallentare le catene di approvvigionamento globali. La megalopoli cinese, infatti, è il principale snodo del pianeta delle portacontainer ma l’attività del porto sta rischiando la totale paralisi a causa della mancanza di personale e delle folli norme sanitarie ma così dure. Le rigide restrizioni adottate nell’hub finanziario avranno pesanti conseguenze a livello globale. I prezzi stanno schizzando alle stelle con aumenti del 400-500% rispetto al 2019. Una catena negativa di eventi ha rallentato enormemente l’intero traffico planetario dei container, la follia cinese paralizza chi transita da Shanghai con un lockdown senza senso per una variante molto infettiva ma poco mortale.